UN' ASCENSIONE INVERNALE FANTASTICA!

Venerdì e Sabato 20/21 gennaio 2022

Era da un po di tempo che avevo in mente di fare una salita selvaggia, in solitudine e in inverno. Guardo un po il meteo e anche le condizioni, stabilisco dunque che è possibile farlo, anche a quota abbastanza significativa (2900), causa una quantità di neve ridotta.
Già una settimana prima inizio ad organizzare tutta la logistica della mia avventura, è importante che tutto sia perfetto, soprattutto quando si va in giro da soli è meglio sempre essere più prudenti.
Come ho riportato nelle righe precedenti la logistica assieme allo zaino sono state preparate da me la settimana prima: come sarei arrivato in valle, dove avrei dormito e come avrei raggiunto la vetta.
Dentro lo zaino ho inserito tutto il necessario per una salita di 2 giorni in inverno: cambio invernale, cibo, picozze (2), ramponi, un casco, guanti, bastoni, artva, sacco a pelo, coltello, torce da testa, primo soccorso, borraccia con te caldo, giacchetta a vento, guanti di riserva.
Il venerdì esco 1 ora prima dalla scuola e da Saronno tramite treno arrivo a Milano, dove vivo. Entro in casa e mangio una piadina al volo, non posso perdere tempo, alle 16.20 ho il treno a centrale.
Mi metto già i vestiti pesanti e in spalla lo zaino, più grande di me.
Esco di casa e dopo un giro dell'oca tra: autobus e metro arrivo alla stazione centrale, nella metro mi sentivo leggermente osservato🤣.
Alle 16.10 sono in centrale pronto per prendere il treno per la Valtellina!.
Dopo 2 ore di treno, alle 18, finalmente arrivo!, è tutto buio, ma non posso stare tranquillo neanche qui perché alle 18.10 ho la navetta per il paesello dove abbiamo la casa, è l'ultima e se perdo quella mi devo attaccare!
La prendo! Non potete immaginare che movimenti, visto che dallo zaino mi pendevano tutti "gli attrezzi del mestiere" urtavo ogni cosa: porte, sedili, pali, etc.
Dopo 40 minuti di tornanti arrivo al mio paesello situato a 800m...0 anime vive, sono le 19.00.
Entro in casa e prendo le ultime cose, sacco a pelo e qualche cosina utile.
Dal mio paesello 800m devo raggiungere un baitello selvaggio in mezzo ai pascoli situato a 2000m, sono circa 1200m che faccio al buio con la lucetta della pila da testa, avanzo con fatica e lentamente causa zaino pesante.
Dopo 4 ore, alle 23.00 arrivo al baitello, stanco come non mai, inizia ad esserci qualche dolorino alla schiena, ma non mi perdo d'animo, nella salita non ho incontrato nessuno, tutto selvaggio!.
 La neve fino a quel momento l'avevo trovata a chiazze nei punti più riparati dal sole.
Dopo una cenetta rapida, stendo il sacco a pelo per terra e provo a prendere sonno, lo cerco ma non arriva, nella testa ci sono troppi pensieri: "come sarà la neve", "ma c'è la farò?", alla fine penso che anche se hai tutto sotto controllo non basta, non ci vuole niente, soprattutto in montagna, c'è sempre una vocina..... soprattutto se ti trovi da solo lontano dalla civiltà, una situazione di emarginazione incredibile, per 2 giorni è come se non centrassi niente con il resto del pianeta.
Dopo penso 3 ore di sonno alle 4.30 inizio a salire nel buio, illuminato solo dalla luna piena e dalla lucettina frontale.
La neve da 2000m inizia ad esserci in maniera costante, la tasto e sembra tenere, dopo qualche metro percorso, inizio a sprofondare, in prossimità degli Accumoli.
Ormai gli ultimi pini li ho lasciati alle spalle, sono a quota 2100, ed è ancora buio, giù in fondo le luci del fondovalle sono visibili assieme ai profili ombrosi e scuri delle montagne vicino a me. Inizio a salire in una valletta stretta, dove ogni passo non si sa come sarà,  tiene, mentre altre volte la neve non regge e vado giù fino alle ginocchia.
Continuo così fino a quota 2500m dove mi coglie l'alba, la più bella mai vista, tutto infuocato, tutto di colore arancio: il cielo, la neve e il granito, difatti mi sono fermato qualche minutino per ammirare questo fantastico evento.
Ma non c'è tempo, devo continuare, aggiro sulla destra un'importante bastionata rocciosa, e tramite una rampa di neve arrivo nei pressi di un altopiano a quota 2600m.
Una conca, 2 creste, 1 cima e il canale, quello che devo salire per arrivare in vetta.
È lì e mi guarda beffarda, sembra a portata di mano, ma è ancora lontana!
Inizio ad attraversare l'altopiano in direzione dell'imbarco del canale, niente da fare, qui la neve è pessima, 0 rigelo, altro che traccia, qui scavo la trincea! Nuoto praticamente nella neve con fatica immane, tanto che mi viene in mente che ci sto impiegando troppo e che non dovrei proseguire.
Continuo a progredire con fatica e stanco arrivo all'imbocco del canale.
Inizio a salire, la neve sembra migliorare, in realtà un po è un pò, alterno tratti di neve(40/45°)a tratti di roccette. Salgo e arrivo alla cornice, la supero e sono in cresta!
Inizio a salire la cresta fra neve dura e roccia, fin da subito soffia un forte vento, arrivo in vetta (2900m) stanchissimo ma felice! Gran panorama, sotto di me tutto è bianco, giù lontano c'è il fondovalle, attorno a me ci sono tante montagne, salite e non salite.
Scendo dalla cresta con prudenza per via del vento, successivamente prediligo un'altra discesa rispetto al canale.
Inizio a scendere e alle 20.00 nel buio arrivo al mio paesello, entro in casa e mangio mezzo kilo di pasta.







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